giovedì 10 maggio 2007

Estremisti e radicali

La verità, compagne e compagni è che per essere realisti, come noi siamo, bisogna andare alla radice dei problemi.

La verità semplice è questa: oggi non si può essere riformisti se non si è anche radicali.

“Radicali” viene usato per “estremisti”. Io vi propongo un impegno solenne contro l’estremismo.

L’idea della guerra è estremista. In un mondo in cui si spendono 1100 miliardi di dollari per armamenti, far ripartire la corsa per gli armamenti, magari con lo scudo spaziale, è estremista.

L’idea di esportare la democrazia sulle ali dei caccia bombardieri è estremista.

Il fatto che un manager guadagni quanto 500 operai e 600 ricercatori, è estremista.

Il fatto che si possa controllare una grande impresa controllando una finanziaria che rappresenta lo 0,6 del capitale, è estremista.

Il fatto che i giovani siano sempre più precari e possano restare precari a vita, è estremista.

Il Family Day ! - una manifestazione contro i Dico, come sostengono i promotori e come giustamente afferma Rosy Bindi - è estremista. Ma come si fa nel nome della famiglia ad accanirsi contro le persone liberamente conviventi?

La rinascente fobia verso gli omosessuali, è un sentimento estremista.

Noi siamo moderati.

Per questo vorremo vedere più rispetto.

Rispetto per il lavoro, per le persone in carne ed ossa, per le differenze di etnia, di cultura, di religione, di sesso, per la libera coscienza degli individui. La pensiamo come un grande autore che vive in America Richard Sennet, che é stato il primo a studiare gli effetti sull’uomo della precarietà e in un libro autobiografico si chiede “ma perché nel mondo c’è tanto poco rispetto, una merce così a buon mercato?”.

Per questo ci piace la Costituzione Repubblicana, un testo pieno di rispetto, e ci piace ricordare la Resistenza da cui è sorta.

E così, quando invochiamo l’unità a sinistra lo facciamo con rispetto. Verso le posizioni, la storia, le identità di tutte le forze che stanno a sinistra.

(Fabio Mussi, 5 maggio, alla presentazione a Roma del Movimento Sinistra Democratica)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

bella cazzata!! oggi in politica va di moda dire di essere moderati e di fatto tutti tendono ad essere moderati: ogniuno cerca di sistemare le proprie questioni,che sia di destra o di sinistra. gli ideali politici sono completamente spariti e si sono mischiati tra tutti i partiti "MODERATI". io sono di sinistra (attenzione non di centro-sinistra) e dai partiti quali i ds e la margherita non mi sento per nulla rappresentato. sarò un estremista, e probabilmente lo sono ma non capisco dove sia il problema. ricordate che gli ideali non nascono mai dalla moderazione e il compromesso!! LA PACE è L'IDEA PIù ESTREMISTA CHE ESISTE!!!

Nicola Campostori ha detto...

Forse allora non hai capito l'intervento di Mussi.

Lui fa la differenza tra radicali ed estremisti. Afferma che oggi le due cose si confondono e che radicali è usato come appellativo negativo. Quando dice di essere "moderato" fa una provocazione: cerca di mostrare come in realtà siano stati proprio i "sedicenti" moderati a fare le scelte più errate (guerra, omofobia ecc.) che mancano tutte del rispetto che è giusto avere.

In realtà mostra come "radicali" significa quello che intendi anche tu, ovvero legato ad ideali forti sui quali non si può transigere (ed in effetti, a ben vedere, la scissione è stata causata proprio da problemi di questo tipo sollevati dal Pd).

Sono d'accordo con te che su certi ideali i compromessi non sono possibili.

Da non confondere le giustissime posizioni radicali con un estremismo inteso come "autoritarismo delle idee", rinuncia al dialogo e all'apertura mentale che, ferme restando le proprie convinzioni, è un dovere per ogni cittadino.

Spero che anche tu sia d'accordo.

Simulacra ha detto...

sono tesserato Sg e uno dei primi firmatari di Desenzano del Garda per Sinistra Democratica.
Io vedo delle ottime possibilità nell'iniziativa di Mussi, ma sarà possibile riunire la vera sinistra? Conosco gente di Rifondazione che fa politica a suon di alcool e cannabis, PDCI non mi da un'impressione diversa.
Ci voleva il compagno Fabio per far venir fuori certe proposte e certe idee?
Perché guardate che noi la buona volontà ce la mettiamo tutta ma abbiamo bisogno che si sbattano anche gli altri.
Riguardo al comunismo, ebbene io credo sia un valore importantissimo, ma preferisco portarmelo dentro e mostrarlo nel mio modo di comportarmi(soprattutto rispetto a quello che compro che non sono rayban da 170 euro), piuttosto che sventolarlo fatto marcio tutti i giorni.

Anonimo ha detto...

Il concetto politologico di "moderato" oggi è piuttosto confuso e viene spesso applicato (o meglio, autoapplicato) a chi moderato proprio non è. Si pensi agli "estremisti" del centrodestra, che tutto fanno, tranne che una politica moderata. Mi sembra invece che Mussi invece abbia colto il concetto a pieno. Mi fa piacere.. Ale http://www.giovanimargheritamb.splinder.com/