mercoledì 21 marzo 2007

Stop alla carneficina: stop alla mafia!


"Ricordare non per piangere ma per costruire. Per far crescere qualcosa di nuovo, nel giorno in cui tutto rinasce: il primo giorno della primavera" -Rita Borsellino-


Il 21 marzo di ogni anno, primo giorno di primavera, 'Libera' ricorda tutte le vittime innocenti delle mafie e rinnova in nome di quelle vittime il suo impegno di contrasto alla criminalità organizzata.

È un evento molto importante che coniuga la memoria e l'impegno: la memoria per non dimenticare, l’impegno per testimoniare e cambiare, per manifestare la nostra solidarietà e per costruire legalità e partecipazione in modo da far terra bruciata intorno alle mafie.

La dodicesima giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie arriva in Calabria, a Polistena, in un momento in cui sono particolarmente forti i tentativi della criminalità organizzata di condizionare le attività economiche, politiche ed amministrative.

Se si escludono due casi di presunta lupara bianca, gli omicidi commessi nella sola Locride in circa 29 mesi (dal 17 settembre 2004 al 16 febbraio del 2007) sono complessivamente 34.

I presunti assassini sono stati arrestati soltanto in sei casi, cioè nel 18% dei casi.

L’82% dei casi è, perciò, rimasto ancora irrisolto. Se si prendono in considerazione anche le altre persone assassinate fuori dalla Locride, ciè a Seminara, Lamezia Terme, Vibo Valentia e Cosenza, il numero degli omicidi sale da 34 a 61.


Ma la Calabria non è solo illegalità e ‘ndrangheta, è anche antimafia.

C’è la Calabria delle terre confiscate ai mafiosi e coltivate dalle cooperative sociali, c’è la Calabria dei ragazzi di Locri, c’è la Calabria che scende in piazza contro il pizzo, per dire no alle mafie e per chiedere verità e giustizia, c’è la Calabria di persone straordinarie come il giudice Romano De Grazia, come Liliana Carbone, come Mario Congiusta, come la famiglia Mazza (che, per essersi rifiutata di pagare il pizzo, ha perso tutto ed è stata costretta a lasciare la Calabria), c’è la Calabria di numerosissime associazioni che lottano contro la ‘ndrangheta, c’è la Calabria del Vescovo Bregantini, sempre a fianco di chi combatte la mafia, che ha proposto la scomunica dei mafiosi, c’è la Calabria degli onesti.

Lungo è l’elenco dei figli della Calabria che le fanno onore e che sono determinati a riscattare la propria terra, e lungo è, purtroppo, anche l’elenco di quei figli la cui vita è stata stroncata dalla mano assassina della ‘ndrangheta: la terra di Calabria gronda del sangue dei giusti.

Noi abbiamo il dovere di raccogliere la loro eredità e di non dimenticare perché il sacrificio della loro vita non deve essere vano e perché dobbiamo loro riconoscenza e gratitudine per l’esempio dato.

Per non dimenticare non solo le vittime calabresi della ‘ndrangheta ma tutte le vittime di mafia (da quelle più note a quelle meno note) assassinate su tutto il territorio nazionale. Come ha scritto Don Luigi Ciotti in una delle presentazioni di questa manifestazione: non sono solo le armi ad uccidere. “Uccidono” anche i silenzi, la disattenzione, la smemora­tezza, l’apparente normalità, la burocrazia, le deleghe. “Uccidono” la sottrazione del futuro e la negazione della speranza. “Dimenticare è come uccidere due volte”


BENIGNI: UN SUCCESSO LO SPETTACOLO A MILANO
MILANO - Tra sacro e profano e una ascesi dal "Medioevo dei giorni nostri" fatto di scandali e politici, alle altezze delle terzine dantesche: è lo show con cui Roberto Benigni ha debuttato ieri sera al Palasharp. Tutto esaurito il teatro con in prima fila, tra gli altri, il sindaco di Milano Letizia Moratti, Adriano Celentano, Emilio Fede e Antonio Marano. Introdotto da una marcetta trionfale, accolto da applausi a scena aperta, il comico ha dato il via al suo 'Tutto Dante' con una scherzosa dedica a Milano e alle sue grandi famiglie: "i Visconti, gli Sforza, i Moratti, i Pillitteri, i Craxi e i Berlusconi" e ai suoi luoghi celebri "Leonardo in piazza della Scala, Sgarbi a Palazzo Marino, l'Hollywood con Lele Mora e le sue vallette". "Con questa situazione volevo fare una serata qui, ma ci sono prezzi tremendi: 5 mila euro per fare l'amore e poi, se ti fa male il pisellino, altri 4 mila euro - ha scherzato alludendo a un recente fatto di cronaca - per l' urologo". Con il quinto canto dell'Inferno dedicato ai lussuriosi, al centro dello spettacolo, Benigni ha dedicato la prima parte dello show, quella imperniata sull'attualità, allo scandalo delle foto Vip a partire dal caso più eclatante. "Povero Sircana - ha esclamato -. Quando gli hanno detto quelle cose si é sentito male. Ci credo: è roba da entrare in trans". "Prendiamo uno noto come Fede - presente in prima fila con Raffaella Zardo -: gli potrebbero rovinare la vita. Mettiamo che esca una sera con cinque trans, una pecora, una bambola gonfiabile e che lo fotografino. Come ne esce? Quando torna a casa la sera dall'unica persona a cui è sempre stato fedele, cioé Silvio Berlusconi, cosa gli dice?". Con ironia Benigni ha fatto notare che "ieri è stato liberato Mastrogiacomo. Ho acceso la televisione e da Vespa e da Mentana si parlava solo di Vallettopoli con le stesse persone: Belpietro, Mastella e Veltri. Ho chiamato un amico gli ho detto 'Oh Padre Pio, e' l'ubiquità ". In questa faccenda di scandali Vip, l'unico ad averci guadagnato, secondo Benigni è "Silvio: é sempre un affarista. Ha ritirato le foto della figlia e le ha pagate 20mila euro, poi le ha vendute per 50mila euro a 'Chi' e per 100mila a Vespa. Così ci ha guadagnato 130mila euro. Adesso tutte le sere chiama Barbara e le dice: 'ma esci questa sera, cosa ci fai a casa a guardare il Grande Fratello?''. Con Vallettopoli, ha notato Benigni, la politica si è come fermata, ma "prima è caduto il governo Prodi, anche se in piedi non lo avevo mai visto. In Italia ci sono stati barbari di tutti i tipi: Napoleone, 40 anni di Dc, 5 di Berlusconi, siamo indistruttibili. Ma Prodi è cascato in terra e c'é stata subito la reazione immediata di Berlusconi che ha riunito i vertici di partito: Bondi, Yespica e Apicella". Prima ancora, ha ricordato il comico, c'era stata la Commissione Mitrokhin "che voleva dimostrare che Prodi era una spia del Kgb. Ma avete visto che faccia? E' come dire che Luxuria è una spia del Vaticano". Da Prodi, l'attore è tornato al suo argomento preferito, Berlusconi, implorandolo: "Silvio torna. Senza di te noi comici siamo rovinati. Io mi sono buttato su Dante, e Paolo Rossi sulla musica. Sulla politica, però, ha avuto la meglio la lussuria, protagonista delle intercettazioni e delle foto dei ricatti: "quello è il bugio, ma c'é anche una lussuria luminosa". E' quella di Tristano e Isotta, di Paolo e Francesca nobilitata dalle terzine dantesche e non svilita dal pettegolezzo "che è la prostituzione della poesia", il cui compito invece è di "stupire e divertire". Come ha tentato di fare con grande successo stasera, giocando tra sacro e profano, il comico toscano.

domenica 18 marzo 2007

Galleria fotografica

E' nata la Galleria Fotografica del blog!!!

Inseriremo di volta in volta le foto scattate durante gli eventi a cui partecipiamo, per ora ci sonoalcune foto di iniziative passate.

Nella sezione links trovate il collegamento alla Galleria Fotografica.

Correte a vedere!!!!

sabato 17 marzo 2007

Notizie sparse

Ieri sono venuto a conoscenza di due notizie, distanti tra loro, che hanno però in comune una preoccupante dimostrazione di come vi siano alcune tendenze in Italia che posso solo definire pericolose.

Sembra retorica lanciare allarmi di questo tipo ma lasciatemi dire che sono sinceramente preoccupato da episodi come questi:

1) ANSA) - ROMA, 15 MAR - "Il segretario Buontempo ha levato il braccio e dal banco della presidenza ha fatto il saluto romano in un'Aula del Parlamento".
Lo ha denunciato nell'Aula della Camera Franco Russo, del Prc, chiedendo che l'Ufficio di presidenza di Montecitorio 'esamini i filmati di quanto è avvenuto stasera'. La stessa accusa a Buontempo e' stata ribadita anche da Marco Boato (Verdi) [...]

2) Articolo di Angelo Panebianco su "Corriere della Sera- Magazine" del 01-03-2007.
Titolo: Il liberalismo ha un nemico vero: la Costituzione

[...] Continuiamo a godere dei difetti della Costituzione del ‘48 [...] Non si è mai neppure tentato di modificare la prima parte, che definisce i principi della nostra convivenza e i diritti di cittadinanza. Anzi, in questi trent’anni, quasi tutti hanno fatto a gara nel dichiarare ottima, eccellente, la prima parte della Costituzione. Contribuendo a diffondere la leggenda secondo cui la Costituzione italiana sarebbe in tutto e per tutto coerente con lo spirito liberaldemocratico che ispira le democrazie occidentali. Diverse volte Piero Ostellino sul Corriere e recentemente anche Guido Gentili sul Sole 24Ore hanno ricordato i tanti guai sopportati dal nostro Paese a causa del modo in cui i rapporti economici vengono regolati nella prima parte della Costituzione. La nostra “Costituzione economica” mescola, insieme a concessioni all’economia di mercato, principi di derivazione corporativa e idee da socialismo reale (sulla proprietà e sull’iniziativa privata). E’ una costituzione che limita fortemente la libertà economica ed è incoerente con le esigenze di una società libera. [...]

Ora, entrambi gli episodi sono la dimostrazione che in Italia la memoria storica viene troppo spesso dimenticata, rischiando di riproporre vecchi motivi pericolosi (vedi il neofascismo giovanile) e proponendo una visione storica priva di una qualsiasi base sostenuta dai fatti, per giungere comunque a macchiare una parte di storia (quella post regime fascista) con l'obbiettivo di confondere le acque, di mischiare tutto per poi dire che "sono tutti uguali".

Ebbene, il saluto romano è odioso di per sé, figurarsi quando a farlo è un deputato in un'Aula del Parlamento, che dovrebbe sapere meglio degli altri che se oggi abbiamo una democrazia è grazie a chi combatteva contro quelli che facevano il saluto romano.

L'articolo di Panebianco (che passa da moderato) è due volte pericoloso: primo perchè mistifica la storia, affermando non troppo velatamente che la Costituzione italiana ha il difetto di essere troppo marcatamente "socialista" quando sappiamo benissimo che la nostra Costituzione è uno dei principali esempi di compromesso tra vari punti di vista (liberale, democristiano, socialista...) la cui forza sta appunto nell'avere trovato una soluzione unitaria che garantisse le diverse correnti della politica italiana. Secondo perchè addita la Costituzione come un nemico, e così facendo invita le persone a combattere contro di essa. Ecco: bisogna ricordare a quelli come Panebianco che è la nostra Costituzione a garantire i diritti di tutti (il diritto ad un lavoro dignitoso, per esempio, è garantito proprio dalla prima parte della Costituzione, che Panebianco vorrebbe cambiare...) e le basi di convivenza della nostra società e che quindi essa va difesa da tutti i cittadini.

Difesa anche da quelli come Panebianco.

venerdì 16 marzo 2007


Bene bene..io invece ho scoperto che Nicola è anche il nome di una varietà di patata. In particolare il tubero conosciuto come Nicola è una tra le varietà più diffusa, non solo in Italia ma anche in Gran Bretagna, Austria ed Egitto.

E' di grandezza media, ovale, la pasta e la buccia è di colore giallo ed è ottima da fare in insalata.


E siamo a 3!!!

Oggi ho imparato che VERONICA è anche una figura della corrida:
"Veronica" è una delle figure della corrida eseguita dal matador con la cappa. Si attua distendendo il panno vicino al corpo, posto di profilo rispetto al toro che carica. Viene chiamata così in riferimento al gesto di Santa Veronica che secondo la tradizione cristiana ha asciugato il volto sporco di Gesù con un panno di lino (il cosiddetto "velo della Veronica") durante la sua salita al Calvario.
EH EH !!! io sono gia a 2!!!!!!

giovedì 15 marzo 2007


Sapete chi ho incontrato su messenger questo pomeriggio?

Beh, comunque niente di nuovo sul fronte orientale: ho visto la sua casa con la webcam..carina..su due piani..

Purtroppo non avevo tempo di parlare e li erano già le 23.21...avete capito di chi parlo, vero?

mercoledì 14 marzo 2007

Morti bianche

In Italia c'è una guerra.

Come tutte le guerre è violenta, meschina, subdola.

Come tutte le guerre, fa le sue vittime.

Tante vittime.

Queste vittime si chiamano morti bianche.

Questa guerra si chiama lavoro.

In Italia si muore ancora sul post di lavoro.

Dall'inizio del 2007, 208 persone sono morte sul posto di lavoro. (sul sito Articolo21 si può trovare il contatore, purtroppo in continuo aggiornamento, delle morti bianche).

Nel 2006 sono morti 1250 lavoratori. In media 3 lavoratori al giorno.

Non sono morti accidentali, inevitabili, strutturalmente insite nel sistema lavoro. Sono morti evitabili, con norme precise sulla sicurezza, con l'impegno delle istituzioni (che sembrano dimenticarsi di questa piaga italiana), con una forte campagna di prevenzione.

Finchè tutto questo non ci sarà, finchè non si ridarà ai lavoratori il diritto di non morire sul posto di lavoro, non ci potremmo dire una nazione civile.

martedì 13 marzo 2007

Tornavo dal lavoro e indovinate chi ho incontrato...?

venerdì 9 marzo 2007

Arrivederci Pinta


Il circolo di Sinistra Giovanile saluta calorosamente il compagno Saverio detto "il Pinta" pronto a cimentarsi in un lungo viaggio in oriente.Dalla Cina tornerà gravido di esperienze che non potranno che arricchirlo e con Lui tutti Noi.

Felicia Impastato a Cinisello Balsamo


Cari compagni e care compagne,Giovedì 15 a Cinisello Balsamo c'è l'incontro con la moglie di Giovanni Impastato, fratello di Peppino. Sarà importante esserci dato che il nostro circolo è dedicato proprio a lui.

Nasce Pensieri Sinistri!!

Ciao a tutti!

Pensieri Sinistri nasce con l'intenzione di creare un blog gestito dai ragazzi del Circolo di Sinistra Giovanile "Peppino Impastato" dell'Alta Brianza.

L'articolo 1 dello Statuto di SG chiarisce, per chi non lo sapesse, di cosa sitratta quest'organizzazione:

"Gli iscritti e le iscritte alla Sinistra Giovanile condividono valori fondamentali comuni: i valori della libertà e dell’uguaglianza, della giustizia e della solidarietà, della libertà religiosa, il rispetto delle differenze e della libertà di orientamento sessuale.

La Sinistra Giovanile ha comuni radici storiche nell’esperienza del movimento operaio e socialista, della sinistra europea e mondiale, nel movimento della Resistenza e dell’antifascismo, nell’originale lascito del comunismo italiano, del cattolicesimo democratico e sociale, della cultura laica ed azionista, del movimento femminista, ambientalista e pacifista.

Gli iscritti e le iscritte alla Sinistra Giovanile condividono principi ed obiettivi comuni: lavorano per la tutela e la dignità del lavoro in ogni sua forma, per estendere la rappresentanza sociale e politica, contro la povertà umana, culturale e ambientale, per una politica responsabile verso chi non ha potere o è escluso, per uno sviluppo sostenibile, una società multietnica e multiculturale."

Il nostro Circolo, come tutti i Circoli di SG, cerca di unire questi intenti programmatici ad un'azione pratica e concreta sul territorio (nel nostro caso l'Alta Brianza). La forza di Sinistra Giovanile tuttavia non va ricercata solo nelle istanze politiche ma si ritrova anche e soprattutto nel "materiale umano" di cui dispone: gli iscritti e i sostenitori di Sinistra Giovanile sono innanzitutto un gruppo di amici uniti sì dalla politica ma anche da interessi comuni e dalla voglia di mettersi in gioco in prima persona.

L'organizzazione di campagne elettorali e volantinaggi si unisce a quella di cineforum, dibattiti su temi d'attualità, avvenimenti ludici e feste dell'Unità: la politica, quindi, non è una cosa vecchia e noiosa, sporca e meschina, ma l'esercizio costante della propria cittadinanza, il partecipare alla vita della collettività e l'instaurare un continuo dialogo e confronto con tutti gli aspetti della nostra società.

Questo blog vuole proprio essere l'esempio di come i giovani di Sinistra Giovanile intendono la politica: non una cosa che si fa solamente dalle poltrone, dai palazzi del potere, ma anche e soprattutto con l'entusiasmo e l'impegno delle nuove generazioni.